Usura Sopravvenuta: come si verifica?

Usura Sopravvenuta: cos’è e come si verifica. Tutto quello che devi sapere sull’argomento in dettaglio.

Usura sopravvenuta: come si verifica?

Sono diverse le azioni che le banche compiono nei confronti dei loro clienti morosi, non in regola con il pagamento di prestiti, mutui e finanziamenti; allo stesso tempo sono numerose le opposizioni dei clienti a fronte di determinate azioni delle banche che possono essere considerate più o meno illecite. Nella maggior parte dei casi i clienti contestano alle banche le modalità di calcolo degli interessi, che spesso sfociano nell’anatocismo bancario (il calcolo di interessi sugli interessi). Gli avvocati dei clienti si appigliano quindi a diversi cavilli legali, in alcuni casi legittimi ed in altri meno, per contestare interessi applicati ai mutui. Una delle strade più battute dagli avvocati è l’usura sopravvenuta, cioè una tipologia di usura che sopravviene in un secondo momento in seguito alla variazione dei tassi di interesse in un contratto. Scopriamo meglio cos’è l’usura sopravvenuta e se può davvero essere un motivo di contestazione dei clienti nei confronti delle banche.

Cosa sono gli interessi corrispettivi e moratori

Per capire come funziona l’usura sopravvenuta nei mutui, è importante comprendere la differenza tra gli interessi corrispettivi e moratori.
Gli interessi corrispettivi sono la controprestazione per un prestito che viene erogato. Se ad esempio la banca effettua una prestito ad un cliente, questi dovrà versare una quota mensile comprensiva degli interessi fino a restituire l’intera cifra. In tal caso ne beneficiano entrambi: la banca guadagna interessi sul capitale prestato ed il cliente ha liquidità immediata che può restituire in comode rate. Il prestito può anche essere a titolo gratuito, cioè senza interessi, ma deve essere specificato chiaramente nel contratto.
Gli interessi moratori scattano invece quando il cliente è moroso e quindi non paga le rate entro i tempi concordati. Generalmente sono superiori agli interessi corrispettivi, proprio per incentivare il cliente a pagare entro i tempi prestabiliti.
Entrambe le tipologie di interessi non possono essere superiori al tasso degli interessi legali, altrimenti sfociano nell’usura che è una pratica illegale. Inoltre i due tipi di interessi non possono coesistere. Se il debitore è in regola con il pagamento, deve versare esclusivamente gli interessi corrispettivi; se invece è in ritardo, deve pagare unicamente gli interessi moratori.

Come stabilire se gli interessi superano il tasso di usura?

Dal 14 maggio 2011, per calcolare se gli interessi sono usurari, si aumenta il Tasso effettivo globale medio (Tegm) di un quarto, al quale poi aggiungere un margine di altri 4 punti percentuali. La differenza tra il limite ed il tasso medio quindi non può essere superiore ad 8 punti percentuali. Secondo quanto specificato dalla Cassazione, per stabilire la presenza di usura negli interessi bancari bisogna considerare tutti i costi del mutuo, che vanno dalle spese di attivazione alle eventuali penali fino alle assicurazioni. Sempre la Cassazione ha specificato che, per valutare se gli interessi sono usurari, bisogna fare riferimento o agli interessi corrispettivi o agli interessi moratori. Come specificato i due interessi non possono coesistere, quindi vanno analizzati sempre e comunque singolarmente.

Usura sopravvenuta: quali sono i rimedi?

Si verificano casi di usura sopravvenuta quando, in seguito alle fluttuazione degli interessi, il tasso previsto nel contratto, originariamente al di sotto dell’usura, lo supera in un secondo momento.
In tal caso il cliente può far annullare il contratto? In realtà i pareri sull’usura sopravvenuta sono piuttosto discordanti, tant’è che si sono sviluppate due teorie:

  • la prima teoria sostiene che, per calcolare l’usura, bisogna prendere come riferimento il momento in cui maturano gli interessi. In tal caso quindi l’usura sopravvenuta sarebbe un motivo sufficiente per annullare il contratto;
  • la seconda teoria invece prende come riferimento il tasso di interessi al momento della firma del contratto, quindi senza tener conto delle eventuali fluttuazioni successive degli interessi. In questo caso quindi l’usura sopravvenuta non è motivo sufficiente per annullare il contratto.

La sentenza della Cassazione a Sezioni Unite sull’usura sopravvenuta fa chiarezza

Quali sono le conseguenze dell’usura sopravvenuta? È possibile fare causa alla banca? O annullare il contratto? Sulla questione è arrivata la Sentenza della Cassazione sull’usura sopravvenuta, che di fatto sposa la seconda teoria precedentemente enunciata. Di fatto, anche se in un contratto la soglia degli interessi supera il tasso di usura, l’usura sopravvenuta non esiste e non comporta la nullità o l’inefficacia del contratto.  

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L'usura sopravvenuta è veramente irrilevante o è un grande obbligo

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