Eclatante caso di usura bancaria messo in luce da Kipling confermato dalla Procura di Benevento

Due banche prestavano somme di denaro all’imprenditore in stato di bisogno facendosi promettere, conteggiandoli, interessi superiori al tasso normativamente previsto. Secondo gli inquirenti gli addebiti di interessi hanno superato il tasso soglia usura dal 108,1% al 232,8% ed anche oltre. I dati appaiono stupefacenti, tuttavia confermano quanto già oggetto di perizia da parte della Kipling.
La consulenza di parte redatta dal Dott. Francesco Leo, poi confermata dal CT del PM, ha portato alla luce algoritmi ed artifici contabili che, nel corso del tempo, hanno consentito agli istituti di credito indagati di esprimere tassi formalmente contenuti entro i limiti di legge, ma nella sostanza eccedenti di molto le soglie d’usura.
Tali artifici contabili hanno consentito l’elusione della L.108/96 e l’aggiramento dei controlli da parte degli organi di vigilanza preposti. Soltanto un’approfondita conoscenza della materia bancaria e l’ausilio di raffinati software specialistici che hanno meritato la certificazione, rendono possibile scoprire ciò che gli estratti conto possono celare.
La complessa e meticolosa indagine della Procura di Benevento ha riscontrato la fondatezza della denuncia dell’imprenditore, ripercorrendo tutti i passaggi della consulenza tecnica predisposta dalla Kipling.

Tanto ha portato la Procura a richiedere il rinvio a giudizio nei confronti dell’Amministratore delegato, di due presidenti del CDA e del direttore generale di due primari istituti di credito.

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Kipling Revisione Bancaria

Kipling 90
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