Prescrizione: va accertata sul saldo rettificato

Prescrizione saldo rettificato

Commento a Cass. 16 ottobre 2024, Ord. n. 26867

In tema di prescrizione dell’azione di ripetizione dell’indebito su conto corrente bancario, la difesa dell’istituto di credito che ricorre per cassazione eccepisce che la verifica dei dati per l’individuazione delle poste aventi natura solutoria deve essere effettuata sui saldi rilevati dagli estratti conto senza alcuna modifica o rielaborazione.

Tuttavia, la Suprema corte richiamando i principi di diritto già espressi in Cass. 16 marzo 2023, n. 7721 e Cass. 19 maggio 2021, n. 9141 stabilisce che ove il cliente agisca in giudizio per la ripetizione di importi relativi ad interessi non dovuti per nullità delle clausole anatocistiche e la banca sollevi l’eccezione di prescrizione, al fine di verificare se un versamento abbia avuto natura solutoria o ripristinatoria, occorre previamente eliminare tutti gli addebiti indebitamente effettuati dall’istituto di credito e conseguentemente rideterminare il reale saldo passivo del conto, verificando poi se siano stati superati i limiti del concesso affidamento ed il versamento possa perciò qualificarsi come solutorio.

Conseguentemente l’indagine relativamente alla prescrizione dell’azione di ripetizione dell’indebito su conto corrente bancario non può essere effettuata sui saldi periodici rilevati dagli estratti conto.

Ed invero, tali saldi contengono gli addebiti generati da clausole nulle, pertanto improduttive di effetti. Dunque le poste contabili generate da clausole nulle devono essere sterilizzate dal saldo prima di verificare se lo stesso ecceda o meno i limiti dell’affidamento e determini la presenza di rimesse solutorie o ripristinatorie.

Tale principio consente di contenere l’esposizione debitoria del conto generata dall’anatocismo e da tutti gli addebiti illegittimi, consentendo al correntista di beneficiare degli effetti positivi della ricostruzione del conto, secondo le norme del codice civile e del TUB, anche con specifico riferimento all’accertamento sulla prescrizione.

Infatti, i principi espressi dalla Cassazione consentono di richiedere in restituzione un maggior indebito rispetto a quello che si potrebbe ottenere ove fosse stata accolta la tesi difensiva dell’istituto di credito.

Il fatto di considerare ai fini dell’accertamento sulla prescrizione il saldo sterilizzato dalle poste illegittime consente di qualificare come solutorie una quantità inferiore di rimesse solutorie e maggiore di rimesse ripristinatorie rispetto allo stesso accertamento eseguito considerando i saldi così come ricavati dagli estratti conto bancari.

Dott. Francesco Leo

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