Restituzione degli interessi per euro 40.298,70: la sentenza del Tribunale Di Nocera Inferiore
Con la sentenza n°32 il Tribunale di Nocera Inferiore, ha condannato l’istituto di credito alla restituzione di euro 40.298,7.
La pronuncia, che conferma i risultati della perizia sui rapporti bancari redatta dalla società Kipling opera un particolare approfondimento sulle modalità di pattuizione delle Commissioni sugli affidamenti, nonché circa la invalidità delle condizioni contenute negli estratti conto, ma non supportate da idonei contratti.
In sintesi, il tribunale Nocerino chiarisce che:
- affinché la Commissione di Massimo Scoperto possa ritenersi legittimamente pattuita e quindi applicabile, è necessario che oltre l’indicazione dell’aliquota sia indicata altresì la specifica base di calcolo, in mancanza di tanto la pattuizione della CMS deve ritenersi nulla;
- la mancata contestazione degli estratti conto ai sensi degli art.. 1857 cc e 1832 cc “non vale come accordo tacito in merito alla misura degli interessi in concreto applicati, poiché non può supplire alla mancata osservanza del requisito formale richiesto dalla legge ad substantiam per la protezione degli interessi legali, nè modificare le clausole contrattuali sulla misura degli interessi”.
In buona sostanza, condivisibilmente, il Tribunale sostiene che la mancata contestazione dell’estratto conto non costituisce accettazione tacita delle condizioni di fatto applicate dalla banca nel corso di svolgimento del rapporto. Tali condizioni possono essere legittimate solo dalla presenza di un contratto valido, la cui mancanza non è sanata dalla mancata contestazione degli estratti conto.
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Kipling Revisione Bancaria